Echinofossulocactus multicostatus

Coltivazione: Per prosperare al meglio ha bisogno di temperature piuttosto alte, ma tollera molto bene anche il freddo: regge infatti una temperatura fino a 4°C. Si raccomanda di utilizzare vasi piuttosto stretti e di rinvasare ogni anno.

Curiosità: Come per altre tipologie di cactacee, il nome deriva dal greco echìnos (porcospino) unito, in questo caso, al termine latino fossula (piccola fossa). Vedremo infatti che sono caratterizzati da solchi profondi fra le varie costolature che ne ricoprono la superficie.

L’esposizione richiesta è in pieno sole, come per la maggioranza delle cactacee.

L’Echinofossulocactus richiede temperature mediamente elevate (intorno ai 30°C), ma resiste piuttosto bene al freddo. La temperatura minima tollerata è di appena 4°C, purché il terreno sia completamente secco.

Innaffiare regolarmente una volta alla settimana in piena estate, ma facendo attenzione a che il terreno sia completamente secco fra un’innaffiatura e l’altra. Diminuire la frequenza in autunno fino a sospendere completamente le bagnature per i mesi invernali.

Il terreno deve essere molto poroso: un misto di torba, sabbia e inerti è ideale perché assicura un buon drenaggio e sufficiente leggerezza.

Concimare solo in primavera ed estate, aggiungendo un concime specifico per cactacee alle normali bagnature una volta al mese.

Si raccomanda di scegliere, per l’Echinofossulocactus, dei vasi appena più grandi della base della pianta. Conseguentemente, ogni anno sarà preferibile rinvasare – facendo sempre molta attenzione a non danneggiare le radici.

Come per molte cactacee, di solito si procede alla moltiplicazione per semi. I semi devono essere interrati in un terriccio sabbioso e lasciati germinare ad una temperatura di 21°C circa, in ombra.

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