Austrocephalocereus dybowskii

Il nome della specie 'dybowskii' onora il botanico e agronomo Jean Dybowski. E' una pianta grassa colonnare che ramifica alla base, i suoi fusti eretti sono ricoperti completamente da una soffice peluria bianca. Le sue spine aghiformi sono di colore giallo o marrone. I suoi magnifici fiori bianchi si aprono di notte. Sinonimo: Espostoopsis dybowskii.
Il nome di questo genere deriva dalla parola latina “australis” che significa “australe/meridionale” e dalla parola greca “kephale”, ovvero “testa” e “Cereus”. Sono piante endemiche del Brasile, dove crescono sulle foresta secca spinosa del Caatinga e su colline rocciose. Questi bellissimi cactus dai fusti cilindrici molto spinosi creano particolari fiori bianchi che sbocciano soltanto di notte. Nel loro habitat naturale ramifica e si accestisce abbondantemente alla base, formando boschi impenetrabili. Gli Austrocephalocereus (talvolta conosciuti anche come Micranthocereus o Siccobaccatus) sono tendenzialmente cactus colonnari, attraversati da decine di costolature, e spesso ramificati alla base. L'epidermide di questi cactus può essere ricoperta da spine molto sottili, talvolta lunghe fino a 7 cm, e alcune specie sono anche ricoperte da una fitta peluria bianca che le rende piuttosto simili alle “Teste di vecchio” (Cephalocereus). Le piante appartenenti a questo genere fioriscono (e spesso lo fanno di notte) in corrispondenza dello pseudocefalio, una struttura ricoperta di peli situata lateralmente rispetto all'apice. Coltivate il vostro Austrocephalocereus usando un suolo poroso e ben drenante, e un vaso che permetta il deflusso dell'acqua in eccesso. Sia che vogliate coltivarlo in casa o in serra, sia che vogliate tenerlo esternamente, scegliete una zona ben illuminata che permetta di alternare momenti di esposizione diretta a momenti di leggera ombreggiatura: una buona quantità di luce, infatti, permetterà la formazione di peluria e di spine forti, stimolando anche la fioritura. Austrocephalocereus non è un genere che necessita di grandissime quantità di acqua, ma durante il periodo vegetativo dovrete comunque annaffiarlo ogni volta che il terreno risulta completamente asciutto al tatto, evitando quasi completamente di annaffiarlo in inverno. In estate, potrete anche utilizzare un fertilizzante ad alto contenuto di potassio. Questo genere non è dei più facili da coltivare: a causa delle sue origini sudamericane, richiede infatti una temperature minima di 8°C per poter crescere velocemente e in salute!
ESPOSIZIONE: Si raccomanda il pieno sole. L’abbondanza di luce diretta aiuta a far crescere le lunghe setole che sono la principale caratteristica del genere. Mettere a mezzo sole solo le piante molto giovani.
TEMPERATURA: Abituati ad alte temperature, questi cactus devono restare sempre sopra gli 8-10°C.
INNAFFIATURE: Innaffiare ogni 3-4 giorni in primavera ed estate, diminuendo la frequenza in autunno fino a sospendere del tutto in inverno. Il Cephalocereus teme il marciume ancora più degli altri cactus! In estate, però, è consigliabile procedere anche con leggere vaporizzazioni.
TERRENO: Scegliere un terreno molto drenante per evitare il rischio di marciume. Può essere utilizzato un mix specifico per cactacee.
CONCIMAZIONE: Concimare una volta all’anno, a inizio primavera.
RINVASO: Rinvasare ogni 2-3 anni scegliendo vasi piuttosto profondi.
RIPRODUZIONE: Generalmente si ricorre alla semina, adagiando i semi su letti sabbiosi e umidi. È possibile ricorrere anche a talee di fusto, ma difficilmente attecchiscono.

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